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Che cosa è l’ autorefrattometria?

L’autorefrattometria è un sistema diagnostico computerizzato usato per determinare l’errore refrattivo di un occhio in maniera oggettiva. Lo strumento che consente tale indagine è l’autorefrattometro.
Consente quindi allo specialista di avere un’idea abbastanza precisa del difetto refrattivo (miopia, ipermetropia, astigmatismo) del paziente. La verifica definitiva si ottiene però solo al tabellone luminoso (ottotipo), in quanto l’autorefrattometro può dare con facilità errori, specialmente in soggetti giovani, che hanno un sistema accomodativo molto sviluppato.

Cosa è il campo visivo computerizzato?

L’esame del campo visivo computerizzato serve per valutare se esistano sia alterazioni di sensibilità retinica sia alterazioni a carico del nervo ottico. L’esame è svolto un occhio alla volta (al paziente sarà quindi occluso prima l’occhio sinistro e poi l’occhio destro). La durata dell’esame è di circa 15 minuti per occhio.
Il paziente è posto in modo da fissare 4 mire luminose di colore verde all’interno di una cupola e dovrà tenere un pulsante in mano. Le luci servono da mire di fissazione e devono quindi essere fissate per tutta la durata dell’esame.
All’interno della cupola si vedranno delle lucine di colore giallo che si accendono e si spengono (come dei piccoli flash): ogni volta che la lucina gialla è percepita, il paziente dovrà schiacciare il pulsante che ha in mano.
Questi flash hanno dimensioni e luminosità differenti e possono presentarsi sia vicino alle mire di fissazione (le 4 lucine verdi) sia nella periferia della cupola. Nel caso in cui la lucina gialla si accenda alla periferia della cupola, è importante che l’occhio continui a guardare le mire di fissazione e non insegua le lucine gialle.

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Che cosa è l’ ecografia bulbare?

L’ecografia bulbare permette di valutare grossolanamente la morfologia della retina e della cavità interna dell’occhio quando la cataratta è così grave, e quindi il cristallino così opacizzato, da non consentire l’esplorazione delle strutture più profonde con gli altri esami. A volte occorre valutare la presenza e la gravità di altre eventuali patologie oculari associate, per cui si possono effettuare altri esami retinici, della cornea o di altro tipo.

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Che cosa è la Topografia corneale?

Esame per il calcolo della lunghezza del bulbo oculare

E’ una applicazione dell’ecografia ad ultrasuoni oculare che permette di misurare la lunghezza antero-posteriore dell’occhio, la profondità della camera anteriore (soprattutto nel glaucoma), lo spessore del cristallino o di eventuali neoformazioni all’interno dell’occhio.

L’applicazione principale si ha nella chirurgia della cataratta per misurare il potere della lente intraoculare (IOL) da impiantare durante l’intervento al posto del cristallino catarattoso da asportare.

Per calcolare il potere della lente intraoculare si misura prima il potere ottico della cornea con un oftalmometro (cheratometria) e con un biometro ad ultrasuoni si misura la lunghezza assiale del bulbo oculare dopo aver anestetizzato la cornea con un collirio.

Il software presente all’interno del biometro grazie ad opportune formule ed equazioni matematiche che possono venir scelte anche di volta in volta dall’operatore permette di calcolare con una buona approssimazione il potere del cristallino artificiale da impiantare durante un intervento di cataratta o, nel caso di miopie molto elevate, il potere delle lenti intraoculari per occhi fachici, ecc.

Che cosa è l’ OCT?

L’OCT (tomografia ottica a radiazione coerente) è un esame non invasivo che fornisce delle immagini ad elevata risoluzione di scansioni a strati (tomografiche) della cornea, della parte centrale della retina (macula) e della testa del nervo ottico (papilla).
L’analisi computerizzata dei tessuti permette di ricostruirne la struttura per piani (a due dimensioni) e per volumi (a tre dimensioni).
L’OCT si basa su una tecnica di misurazione ottica chiamata interferometria a bassa coerenza. Il principio di funzionamento dell’interferometria è simile a quello dell’ecografia, sfruttando la riflessione di un fascio laser non nocivo in luogo di onde acustiche.

Che cosa è la Pachimetria corneale?

La pachimetria corneale è un esame che consente di misurare lo spessore della cornea. La conoscenza dello spessore corneale permette di definire l’affidabilità della misurazione della pressione oculare. L’esame viene effettuato anche quale strumento per valutare alcune patologie della cornea, come il cheratocono (mappa pachimetrica), l’edema corneale e nella diagnostica del glaucoma.
Ci sono diverse tecniche di indagine: con la tomografia corneale con Scheimpflug camera (pachimetria ottica) fornisce una mappa pachimetrica della cornea (vedi tomografia) o tramite una sonda ad ultrasuoni (pachimetria acustica). Nel primo caso è possibile disporre di una mappa pachimetrica che evidenzia lo spessore corneale in ogni suo punto e permette di individuare la localizzazione e il valore del punto più sottile.

Che cosa è la Tonometria?

La tonometria o tonometria oculare è una tecnica diagnostica impiegata in oculistica per la determinazione del tono oculare ossia della pressione interna dell’occhio. Viene misurata in millimetri di mercurio (mmHg). Una pressione intraoculare troppo alta può essere un segno di glaucoma, una malattia oculare che – se non diagnosticata e curata tempestivamente – può provocare danni irreversibili del nervo ottico, che possono condurre alla cecità.

Che cosa è la Topografia corneale?

La topografia corneale è una tecnica per la mappatura della curvatura superficiale della cornea, la lente trasparente dell’occhio. Considerando che la cornea è normalmente responsabile di circa il 70% della capacità refrattiva dell’occhio, fondamentale per la messa a fuoco, la topografia corneale è di fondamentale importanza per una corretta valutazione della messa a fuoco dell’occhio oltre che della salute della cornea.

Solitamente per ottenere un’accurata topografia si utilizza la riflessione del film lacrimale precorneale. Ponendo un pattern di luci dalla forma conosciuta davanti alla cornea e guardandone il riflesso è possibile notare che questo viene deformato (per la stessa ragione per la quale guardandoci specchiati sulla vernice metallizzata di un’automobile noteremo la nostra immagine riflessa deformata). Acquisendo il riflesso luminoso del pattern di luci proiettato sulla cornea, con una complessa elaborazione digitale, è possibile identificare esattamente la forma della cornea stessa grazie alle distorsioni che questa ha prodotto sul pattern di luci originale.

Che cosa è il Sinottoforo?

Esame al sinottoforo: è un apparecchio particolarmente gradito ai bambini perché lo vedono come un gioco. E’ dotato di due oculari attraverso i quali il paziente vede due lastrine con delle figurine e delle manopole mediante le quali si possono muovere le immagini viste. Tramite questo strumento l’ortottista e in grado di quantificare l’angolo di deviazione dell’asse degli occhi (se presente strabismo o eteroforie), inoltre è possibile valutare il grado di stereopsi, di fusione e di convergenza. Sempre con tale strumento è possibile valutare anche lievi insufficienze di convergenza per poi utilizzarlo nella loro correzione mediante degli esercizi specifici.

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